La 24h Bol d'Or si conclude prima del previsto ma Krummenacher dimostra le sue capacità.
Lo scorso fine settimana, sul circuito di Le Catellet in Francia, si è svolta la storica e spettacolare “24h del Bol d'Or”.
Randy Krummenacher, chiamato a partecipare dal Team Tati Beringer, non ha esitato a provare questa nuova esperienza in sella alla Kawasaki ZX-10R. Insieme a lui, a scendere in pista per gareggiare con i colori della scuderia francese, i due piloti Hugo Clere e Baptiste Guittet.
Krummenacher avrebbe dovuto iniziare questa edizione del Bol d'Or dal nono posto, secondo i tempi di qualificazione.
Lo svizzero ha dimostrato prontezza e velocità, piazzandosi subito tra i primi nel suo stint iniziale. Decimo nella prima ora, ottavo nella seconda, quinto dopo sette ore dal via e quarto dopo diciotto ore quando, durante lo stint affidato al francese Clere e iniziato alle ore 10:00 del mattino, il la moto ebbe problemi al motore al punto da costringere l'equipaggio della Tati Beringer al ritiro.
Una delusione per i piloti, i meccanici, i tecnici e per tutte le persone coinvolte in questa impresa che, per come si è svolta, avrebbe potuto concludersi con grandi risultati.
#RK: “È stata un'esperienza bellissima, piena di emozioni, di vita pura, di persone serie appassionate del vero motociclismo, di appassionati, di condivisione e di aiuto, un'esperienza che non dimenticherò mai.
Non avevo mai partecipato ad una gara endurance ed ero curioso ed entusiasta di farlo ma quello che ho ricevuto, in termini di emozioni e soddisfazioni, ha superato di gran lunga le mie aspettative.
La squadra ha deciso che dovessi partire titolare e questo ha aggiunto ancora più emozione. Per me era tutto nuovo ma nonostante questo sono riuscito ad andare subito tra i primi. Il mio primo stint è terminato alle 15:47 e ho passato il comando a Hugo (Clere). Stavamo andando davvero bene, la serata è stata dura ma anche molto affascinante. Mia moglie mi ha aiutato in tutto, preparandomi i caschi, le tute, facendomi trovare sempre il cibo al momento giusto, supportandomi mentalmente e assicurandosi che tutto andasse bene e così ho potuto subito entrare nei ritmi giusti ed essere ben preparato per il periodo successivo.
Passata la notte si cominciava a intravedere la strada che portava verso il finale quando, terminato il mio stint alle 10:00 di domenica mattina, ho lasciato la moto al mio compagno Hugo Clere ma dopo pochi giri, sul monitor, Ho visto che c'era qualche problema. La moto fumava e una volta portata nelle mani dei meccanici, si è constatato che il motore era rotto e non poteva essere riparato. È stato un duro colpo per tutti perché queste gare sono incredibilmente intense ma riuniscono anche tutto lo staff che lavora sulla moto e sull'assistenza.
Un peccato davvero ma queste sono gare, può succedere e questa volta è successo a noi. Sono comunque molto felice di aver partecipato perché si è aperto ai miei occhi un mondo nuovo ed interessante.
Ringrazio il Tati Team Beringer Racing, i miei compagni di squadra, Hugo Clere e Baptiste Guittet, gli sponsor, i sostenitori e tutte le persone coinvolte in questa esperienza assolutamente positiva.”